Penso che le cose che non raccontiamo a nessuno, alcune volte, siano vittime di pudore o di un insensato imbarazzo.
Ma altre vengono taciute per essere protette e custodite, poi affrontate con la calma di chi si fida che tutto segue il suo flusso e che le correnti si rinnovano in un moto perpetuo.
Ecco, io faccio parte della categoria che l’ombra vuole farsela amica.
Come insegna la Cabala
‘E’ luce solo quella che viene dall’oscurità.
L’oscurità è il contenitore necessario per rivelare la luce’.
Questa circostanza mi fa vivere i momenti in bilico come un generatore di energia necessaria a stare meglio.
Oggi, a me, bada anche Hélène. E questo è un dono immenso.
Può sembrare una stampella e forse un po’ lo è, ma la novità è che sono a mio agio a pensare che lasciarsi accudire è un gesto di inestimabile fiducia.
Alcuni di noi sperimentano la fiducia profonda, in modalità inaspettate, anche dopo tantissimo tempo.
Basta un attimo, una mano, qualcuno che ti apre le finestre, per salvare il mondo.
E poi ho sempre creduto di voler vivere con chi mi avrebbe aperto le finestre quando piove per annusare la pioggia.
E tutte le volte che siamo immerse fra ettari di natura e il cielo piove la sua pioggia, si respirano bacche selvatiche e resina.
S'impara a vibrare su frequenze sempre più alte.
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