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I sapori del nord, Copenhagen


Relae

Quando si sceglie un regalo per una cuoca, non puoi che portarla a magiare in un ottimo ristorante, e così.

Siamo partite per la Danimarca per tornare in una primavera esplosa in Italia.

E' tutto molto freddo nei nostri ricordi e c'era molta neve e tantissime cose da conoscere.

Abbiamo scoperto che i danesi oltre ad essere fra i maggiori consumatori di caffè del mondo, sono ossessionati dalle candele e dal design.

Siamo andate per fare ricerca e ci siamo lasciate piacevolmente traghettare nelle loro abitudini hygge che confortano l'anima.

La prima sera siamo salite al terzo piano di una casa tipica del centro di Copenhagen da dove tutte le nostre esplorazioni hanno avuto inizio.

Se doveste capitarci, andate a mangiare da Ferment, in Studiestræde 18kld, un localino frequentato da gente del posto dove potrete provare il ramen rivisitato dallo Chef, bevendo del buonissimo kombucha fatto da loro e mangiando dumpling fatti in casa da questi due ragazzi giovani e molto dinamici che vi faranno sentire a casa spendendo meno di 100 corone a testa.

Peder Oxe

Se invece voleste provare un posto tipico e poco frequentato dai turisti, vi consigliamo Peder Oxe in Gråbrødretorv 11.

Rimarrete incantati dall'enorme camino acceso al centro della sala e dalla cucina rivestita con antiche mattonelle e sul tavolo troverete un elemento di arredo molto intelligente, che a noi è piaciuto molto e se doveste passarci per mangiare uno dei loro tipici smørrebrød non dimenticatevi di farvi guidare dalla loro cortese attenzione e dai loro vini al calice selezionati con cura e maestria, poi assaggiate una o più delle loro decine di insalate e non ci pensate troppo se è un pò più costoso di ciò a cui siete abituati, siete a Copenhagen costa tutto tanto e si vive molto meglio.

Infine il regalo di compleanno ci ha portate fra le accoglienti mura del Relae, un'esperienza culinaria resa possibile dallo Chef di origini italiane che ha fatto entrare questo tempio dei sapori fra i 50 Best e gli ha attaccato due stelle sul grembiule.

E lì i sensi si sono persi fra i movimenti dei cuochi (si, mangiate in cucina) e gli odori delicati di questa danza sapiente portata avanti da ogni elemento con tutta la professionalità e le attenzioni che merita un ospite atteso.

E' possibile scegliere solo fra due tipologie di menu degustazione, si possono abbinare i vini e, a fine pasto, lasciatevi consigliare un buon whisky torbato o un cognac fruttato, sapranno esattamente di cosa avete bisogno!

E' inutile stare qui a dirvi che la scorzonera, dopo aver affrontato 3 cotture, ha preso la consistenza degli gnocchi, oppure che il dolce aveva l'olio al ginepro, queste magie vanno provate e se credete che sia caro arrabbiato, ricredetevi!

Spenderete molto meno di ciò che spendereste in un qualsiasi ristorante dello stesso livello in Italia.

La Glace Conditori 1870

Non dimenticatevi di fare colazione, tutte le mattine, da La Glace dal 1870 è la pasticceria più antica della Danimarca, dove potrete mangiare il kanelsnurre o le loro famosissime torte, servite in enormi fette ipercaloriche e iperbuone, bevendo il loro Coffee caldo a volontà.

Poi fra una pausa e l'altra andate al museo nazionale di Copenhagen, al museo del design, al museo delle pietre minerali, a visitare i loro negozietti tipici del centro, nei pub storici ( e a proposito cercate un pub senza nome fra Kattesundet e Larsbjornsstraede, non vi potrete confondere e se ci fossero dubbi è l'unico locale del centro dove è possibile fumare dentro, bevendo birra, senza cappotto), passate a visitare Christiania, una vecchia base militare occupata dagli hippie negli anni '70, che conserva i suoi murales e la sua autonomia dal resto della città (non sono consentite foto in alcune strade di Christiania e sarebbe meglio se non provaste a fare gli gnorri, qui la polizia non può entrare, quindi non può aiutarvi) e, se dopo tutto ciò doveste decidere di andare a Copenhagen, non fate come noi, andate a vederla La Sirenetta, tanto ne avrete di calorie da smaltire, non vi farà male camminare.

Buon viaggio, ovunque voi siate!

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